Difficile sintetizzare in poche parole il contenuto poetico di queste Canzoni di Antonio Polimeni.
Si tratta di brani scritti tra il 1993 e il 2000, e raccolti in unica produzione quando "ormai tutto sembrava perduto", cioè successivamente al 2003, data determinante per chi conosce la tormentata storia dell'autore.
“Quando verrà il mattino ancora io sarò lì ad aspettarlo …” è un chiaro messaggio di un’attesa ormai quasi alla fine, mentre la fredda consapevolezza di trovarsi in una città dove “non c’è più spazio per vivere” denota tutta la difficoltà d’integrazione di un poeta tra la gente comune.
La struggente malinconia di canzoni come Notte e Settembre è magistralmente amplificata da una voce che fa del pathos nell’interpretazione il vero valore artistico di questa produzione, di cui solo l’autore conosceva l’esistenza.
Per comprendere fino in fondo i contenuti di questa raccolta basta una breve analisi del testo di "notte".
La canzone è stata presentata dall'autore al concorso "Voci nuove alla ribalta", utile per la successiva selezione di canzoni siciliane per Castrocaro. Tutto si perde nella notte di una realtà avversa; l'amore immenso, ormai perduto, per una donna, è immagine di un sogno, nel quale la sensazione di perdere tutto è quanto mai reale e ricorrente. Ma la realtà è ancora più triste degli incubi notturni, in una continua "paranoia" che altro non è se non il ricordo di lei. La notte è solo compagna della pazzia per la sua assenza, nella vana speranza che ritorni.